domenica 2 aprile 2017

Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo

Oggi 2 aprile ricorre la giornata mondiale per la consapevolezza sull'Autismo.

Campagna di Fondazione Oltre il Labirinto Onlus per sostenere il programma di inserimento lavorativo.Sconfiggere la solitudine dei ragazzi con autismo e aiutarli a diventare adulti sempre più autonomi e inseriti nel tessuto sociale. È questo l’obiettivo della Fondazione Oltre il Labirinto, Onlus formata da genitori con figli con autismo, che lavora per offrire una risposta concreta ai bisogni dei ragazzi e delle famiglie coinvolti in questa disabilità.
Per farlo nel 2010 ha dato vita in provincia di Treviso al Villaggio “Godega 4Autism”, esempio di cohousing per autismo e modello di sostegno e partecipazione che integra le strutture residenziali a quelle lavorative e di produzione artigianale. Un progetto che dal 24 marzo all’11 aprile è possibile sostenere donando 2 o 5 euro con SMS e chiamate da rete fissa al numero solidale 45520.Nella vita le conquiste più importanti si nascondono tra le piccole cose di tutti i giorni, nelle azioni che compiamo regolarmente, nella nostra quotidianità. Questo concetto vale più o meno per tutti e ci ricorda quanto sia importante saper cogliere la bellezza e la complessità di ogni nostro gesto. 
In questa attività Fondazione Oltre il Labirinto è sostenuta da diverse personalità del mondo dello spettacolo, in particolare dalla testimonial Sabrina Salerno, che ha scelto di prestare la propria immagine per la realizzazione dei materiali di comunicazione della campagna.
La Fondazione può inoltre contare sul prezioso supporto di Marco Santin della Gialappa’s e di alcuni amici del mondo dello sport tra cui Silvia Marangoni, Igor Cassina, Jury Chechi, Lorenzo Bernardi, Marzio Bruseghin, Riccardo Pittis.




Ci sono poi casi in cui i «piccoli» gesti si trasformano in traguardi, in eventi unici da ricordare nel tempo. Questo è il caso di Jacopo e Giampietro di 16 anni e di Ottavio che invece ne ha 15; tre ragazzi affetti da autismo.
Tutti e tre quest’anno sono stati inseriti in un laboratorio di pasticceria, che li ha visti protagonisti due volte alla settimana nella produzione artigianale di biscotti tradizionali del loro territorio: gli Zaletti Veneti. Biscotti semplici, legati alla tradizione, biscotti che hanno dato modo ai tre ragazzi di imparare le piccole ma fondamentali procedure di pasticceria, dando loro modo di migliorare le loro autonomie e di entrare in contatto con un ambiente di lavoro.
 La preparazione degli Zaletti consiste in poche operazioni, semplici, come vuole la tradizione.Operazioni che tuttavia, per chi soffre di autismo, diventano veri e propri traguardi da conquistare.
 Un’attività che però ha dato più autonomia a Giampietro, dandogli la possibilità di imparare a svolgere un compito importante attraverso le proprie capacità, un’attività che oltre a insegnargli le regole e i meccanismi di un ambiente di lavoro, gli permetterà di diventare grande, lo abiliterà a stare al mondo, a gestire le sue attività di tutti i giorni come ad esempio prepararsi la colazione al mattino. 
Jacopo frequenta un istituto alberghiero e la cucina è sempre stata la sua passione. Jacopo infatti non perde occasione per ricordarci che lui è davvero il più grande pasticcere! Con il supporto del suo amico e professore di cucina Omar, quest’anno ha imparato la ricetta per l’impasto dei biscotti Zaletti, una ricetta essenziale e genuina, che ben si sposa con le sue capacità. Farina, uvetta, zucchero, uova e burro che devono essere impastati con cura e dedizione.
Ottavio con il supporto del maestro pasticcere Gennaro ha imparato che gli Zaletti vanno cotti per 15 minuti a 180 gradi. Non un minuto di più, non uno meno. Questo per garantire una doratura perfetta che dona a questi biscotti un aspetto magico e d’altri tempi. A un primo sguardo sembra un’operazione semplice, ma per chi è affetto da autismo, la cottura e l’impostazione di un forno elettrico possono diventare vere e proprie imprese da portare a termine.
A partire dalla ricetta di Giampietro, Jacopo e Ottavio e dai loro traguardi, anche io, in occasione della Giornata Mondiale sull’Autismo, ho deciso di cucinare gli Zaletti e vi mostro il risultato.


Gli Zaletti sono un prodotto della tradizione veneta, venivano preparati in casa dai contadini con i pochi ingredienti di cui disponevano: farina di mais, uova, burro, latte e uvetta.
Il nome deriva proprio dal caratteristico colore giallo-dorato che questi biscotti assumono grazie alla farina di granoturco presente nell’impasto. Può essere tradotto letteralmente con “gialletti”.
I biscotti “zaletti” venivano già citati nella commedia di Carlo Goldoni La buona moglie (1749); si sono poi diffusi nella provincia di Treviso, dove, già a inizio secolo, erano presenti nella tradizione culinaria, e nella provincia di Padova, dove vengono prodotti aggiungendo le giuggiole dei Colli Euganei.

Ingredienti:
Farina di mais 400 g
Zucchero semolato 150 g
Burro 100 g
Uvetta 100 g
Latte 1 dl e ½
Uovo biologico 1
Lievito una bustina
Procedimento:
Per prima cosa mettete in ammollo l’uvetta in acqua tiepida, quindi sbattete le uova con lo zucchero e mettete da parte.
Versate in una ciotola la farina e incorporate il composto di uova e zucchero, l’uvetta scolata dall'acqua e il burro ammorbidito. Lavorate con cura l’impasto. Se risultasse troppo consistente, bagnatelo con un po’ di latte.
Stendete l’impasto, quindi ricavate i biscotti. A piacere decorate la superficie con qualche acino di uvetta che avrete tenuto da parte.Cuocete gli Zaletti in forno caldo a 180 gradi per 15 minuti.




Nessun commento:

Posta un commento

Fa piacere un commento, non necessariamente deve far rima con "complimento". Con mio disappunto, sono stata costretta a mettere la moderazione per intromissioni sgradevoli.