venerdì 27 marzo 2015

Spaghetti alla chitarra con fagioli e cozze


Questo sugo nasce da una congiunzione astrale positiva. Potrei definirlo un gustoso riciclo. Una ciotola di fagioli borlotti già lessati, rimasti in frigo; un pugnetto di cozze già sgusciate e del finocchietto selvatico, trovato per caso al mercato in una bancherella di prodotti siciliani. Non da ultimo...la "chitarra" appena arrivata. Devo ammettere che prima di questo preparazione l'avevo già provata, ma non ero rimasta soddisfatta dalla consistenza della pasta. Dopo una lunga conversazione con Tamara, sono arrivata alla perfezione (per così dire). Per le consulenze ringrazio anche Annaferna e Dauly.
Grazie ragazze senza di voi non avrei saputo "suonare", anzi, senza Dauly non l'avrei addirittura  comperato. L' avevo intravista su fb (comprata da Dauly, appunto) e da tanto mi attirava. Mi sono così scatenata fino ad averla. Devo proprio dirlo? Ho fatto un ottimo acquisto.


mercoledì 18 marzo 2015

Garganelli con ragù di soia


Una sorpresa piacevolissima, la scoperta del ragù di soia. Da tempo volevo fare i garganelli a mano; poi, per svariati motivi, rimandavo. Uno di tali motivi era la mancanza della multirotella liscia, che mi ripromettevo sempre di acquistare ma, sempre rimandavo; non ultimo motivo, il costo. L'altro giorno mi sono decisa, complice il fatto di avere in dispensa un pacco di semolato (non semola rimacinata) semi integrale Senatore Cappelli. Mi sono messa all'opera. Ho segnato i quadrati con una doppia (vecchissima) rotella ondulata e ho terminato con una, liscia, da pizza. Devo ammettere che sono rimasta molto soddisfatta anche se, il giorno dopo, ho ordinato la multirotella liscia. Il ragù: una delizia che ha conquistato anche gli onnivori.


domenica 8 marzo 2015

Maritozzi... Per quanti modi di fare e rifare





Da molto tempo ero tentata da questa ricetta, ma non osavo cimentarmi per timore della difficoltà. Questo mese la cuochina, Ornella e Anna hanno deciso di trovarci nella cucina di Silvia per rifare proprio questa ricetta. Non potevo mancare e così ho preso coraggio e ho affrontato la sfida. Devo ammettere che è stato più facile di quanto mi aspettassi. Passato il timore, tra l'altro, ho fatto anche delle modifiche. Quando assaggiai i maritozzi a Roma, mi era sembrato di vederli giallini e così ho messo l'uovo; e sentivo sapore di burro, così al posto dell'olio ho provato con il burro. Ho omesso l'uvetta e ho tritato finemente l'arancia candita perché chi avrebbe dovuto mangiarli non avrebbe gradito ne l'una (uvetta) ne gli altri (canditi interi)...vai a capirli! Metto i miei ingredienti e il mio procedimento, mentre, per l'originale, vi rimando da Silvia. Per la mia versione, dovete pazientare per la lunga lievitazione.