mercoledì 30 aprile 2014

Gnocchetti alla parigina a modo mio


Lunedì giornata pessima! Tutto storto tutto storto tutto storto! Ho preparato la crostata linzer di Montersino. Per carità, il sapore era buono ma l'estetica...una ciofeca! Riproverò. Poi ho fatto questi gnocchetti. Quando li ho messi in forno si sono gonfiati a tal punto da sembrare dei soufflè...poi, mentre ero intenta a preparare il set fotografico....puff! sono crollati! Vabbè, anche questi esteticamente non sono il massimo, ma la bontà, vi assicuro, è supergalattica (come dicevano i miei figli da piccoli) e quindi...passiamo alla ricetta.




mercoledì 23 aprile 2014

Scorfano con carciofi


Mi hanno regalato 2 scorfani, fortunatamente già senza testa (sarei svenuta, da quanto sono brutti). Non sapevo come cucinarli; poi, avendo in frigo 3 carciofi "mammole", ho pensato di unire questi prodotti cucinandoli insieme. Ho preparato il pesce facendone 4 filetti (nessuno vieta di comperarli pronti). Non ho pensato di pesarli, ma vi assicuro che ne sono usciti dei filettoni. Lo scorfano è un pesce che vive anche nel Mar Mediterraneo oltre che nell'Oceano Atlantico. Vive sui fondali rocciosi molto profondi (comincio a sentirmi un pò Piero Angela!). Viene usato sopratutto per le zuppe. Fatto anche in umido non è niente male.



lunedì 14 aprile 2014

La colomba di Giovanni Gandino

Attenzione!...Premetto che questo sarà un post piuttosto lungo, perciò, non mi dilungherò oltre in racconti. Finalmente sono riuscita a rifare e a postare la colomba, imparata al corso fatto il 30 marzo a Trivignano Udinese, al Molino Moras con il maestro lievitista Giovanni Gandino. Devo dire che è stata fatta a quattro mani con la mia amica Libera, ognuno a casa propria. Mi spiego: ci sentivamo al telefono per i passaggi e per l'evoluzione dell'impasto. Soddisfattissime entrambe!!! Una nuvola di colomba leggerissima, non molto dolce, ma gradevolissima. La mia è "volata" in poco tempo. Me  l'hanno (ri)chiesta per domenica. Devo dire che sembra una ricetta difficile e laboriosa, ma non lo è; impegna solo nei momenti in cui si impasta (tempo, peraltro, comunque breve). Anche in questo caso però ci ho messo del mio. I "rinfreschi" andavano fatti con più farina e più lievito madre ma mi spiaceva buttare tanta roba e così ho adottato i consigli delle Simili.
Naturalmente tutti gli ingredienti vanno tenuti a temperatura ambiente per qualche ora prima di usarli.



mercoledì 9 aprile 2014

Il blog è salvo...Ringraziamenti

Ah!!! che meraviglia l'amicizia fisica e virtuale. L'ho scritto anche su fb. Avevo il blog infettato da un link portato da un blog che seguivo, ma che non si aggiornava da 10 mesi. Ora il mio blog è "salvo" per merito di una cosa preziosa che si chiama amicizia. Tamara mi ha avvisato della cosa; mia sorella Marisa, mentre mio figlio ed io lavoravamo per cercare una soluzione, rimaneva collegata col suo pc per controllare se la cose si risolvevano (con il rischio, tralaltro, d'infettare anche il suo pc); mio figlio che mi supporta e sopporta e Iole  che alla fine ci ha aiutato a risolvere. Grazie ragazze e figliolo!


                                                                   immagine presa dal web


domenica 6 aprile 2014

La torta Pasqualina per "Quanti modi di fare e rifare"

http://quantimodidifareerifare.blogspot.it/

I mesi passano in fretta. Siamo già in aprile e, con la cuochina, Anna, Ornella e tanti amici, ci ritroviamo nella cucina di Carla Emilia per rifare la sua torta pasqualina. La ricetta originale prevedeva le bietoline scottate in padella, senza essere lessate. Avevo in congelatore le bietoline dell'orto, che mi aveva omaggiato la mia amica qualche tempo fa, così ho pensato di adoperare quelle. Per questo motivo il mio procedimento, per quanto riguarda la verdura, è diverso. Ora, vorrei raccontare un aneddoto. In Austria avevo comperato della farina per Libera, la mia amica. Squilla il telefono: "ciao sono Libera, posso venire a prendere la farina?" Io: "Si, ma dovrei fare la torta pasqualina; lavoro comunque, se non ti spiace". Arriva, beviamo il caffè e poi lei mi dice semplicemente: "tu lavora che io guardo". Mi metto a stendere la pasta e lei, vedendo la difficoltà nello stenderla, allunga le mani e inizia ad aiutarmi. Doveva solo ritirare la farina e invece, dalle 14, ora in cui è arrivata, è andata a casa alle 19. Ho passato un meraviglioso pomeriggio. Abbiamo steso 10 sfoglie; 2 sotto e 8 sopra. Poi lei ha voluto decorare anche il bordo e, con la pasta eccedente abbiamo fatto delle foglioline. Nelle foto del passo-passo, dietro la cannuccia, c'è proprio lei, che soffia. Devo dire che senza di lei avrei finito in nottata; abbiamo invece infornato prima delle 16. L'amicizia si vede dalla condivisione delle difficoltà. Grazie Libera!. Ed ora, prima di commuovermi, passo alla ricetta.